Roma, 23 apr. (Labitalia) - "E' necessario rilanciare le adesioni ai fondi negoziali con misure di carattere contrattuale (per esempio, l’adesione con il solo contributo del datore di lavoro, adesione con conferimento parziale e flessibile del Tfr per i soggetti deboli del mercato del lavoro, ecc.) e con una campagna informativa istituzionale, che si concluda con un nuovo semestre di adesione tramite silenzio-assenso rivolto a tutti i lavoratori, compresi i dipendenti pubblici, a cui va esteso l’attuale regime fiscale previsto per i lavoratori del settore privato". E' il messaggio lanciato dall'Inca, il patronato della Cgil, nella ricerca 'Fondi pensione negoziali: un’opportunità da cogliere', presentata oggi."La previdenza complementare - sostiene l'Inca - deve diventare un polo di attrazione per tutti i lavoratori e in special modo per la componente giovanile, che dovrebbe evitare di commettere l’errore dell''aspettativa adattiva', ritenere inconsciamente cioè che l’andata in pensione sarà identica a quella dei propri genitori, o comunque adattarsi all’inevitabile, o ancora peggio, rimandare perché tanto la pensione è lontana"."La previdenza complementare, che ha una funzione integrativa della previdenza pubblica, rappresenta un’azione di recupero - spiega l'Inca - di un equilibrio che si è andato sfaldando e ha acquisito un ruolo sempre più determinante in special modo per i giovani. Infatti, a una mancanza di un lavoro stabile e di conseguenza a un’erosione del diritto previdenziale i lavoratori devono necessariamente porsi il problema di crearsi ulteriori basi per integrare il loro reddito pensionistico così da potersi garantire un adeguato e decoroso futuro post-lavorativo".L'Inca ricorda che "è fondamentale essere informati, per poter decidere se quanto si riceverà, alla fine dell’attività lavorativa, potrà consentire ad ognuno di mantenere lo stesso livello di vita, tanto più alla luce delle ultime novità legislative". "Per questa ragione, è indispensabile riprendere un percorso di comunicazione e informazione - sostiene - sull’importanza e la necessità della previdenza complementare, che a parte qualche iniziativa istituzionale, non ha avuto lo sviluppo che sarebbe stato auspicabile per aiutare a formare tra i lavoratori e le lavoratrici un’adeguata educazione previdenziale in grado di fornire loro la capacita di gestire e di costruire il loro futuro pensionistico, a partire da oggi".E il ruolo dei patronati, in quest'ottica, è fondamentale. "I patronati, infatti, sono in grado di offrire ai lavoratori e alle lavoratrici - rimarca l'Inca - consulenza e assistenza verso la previdenza complementare, illustrandone le caratteristiche, il funzionamento e le opportunità, per poterli mettere nella condizione di effettuare una scelta consapevole per il proprio futuro pensionistico". In particolare, aggiunge, "gli operatori e le operatrici dell’Inca forniscono l’assistenza e la consulenza sin dall’inizio, accompagnando gli iscritti al Fondo negoziale durante la loro carriera lavorativa, dall’adesione alla compilazione della modulistica, a tutto ciò che riguarda la posizione del singolo aderente".