Giustizia: Battaglia (Confsal Unsa), sicurezza 'colabrodo', governo intervenga

Il segretario del sindacato, 100 uffici senza nessun nastro di controllo delle borse e 85 senza metal detector

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AdnKronos
Roma, 23 apr. (Labitalia) - "La giustizia e i palazzi di Giustizia in Italia sono vulnerabili. In 10 regioni abbiamo individuato, tramite i nostri responsabili sindacali, 100 uffici senza nessun nastro di controllo delle borse, 85 uffici senza metal detector, 44 uffici senza nessun controllo di vigilanza, sia essa privata o delle forze dell'ordine". Così, con Labitalia, Massimo Battaglia, segretario generale della Confsal Unsa, primo sindacato tra i lavoratori della giustizia, che oggi ha tenuto una conferenza stampa a Roma per presentare un dossier sulla 'sicurezza degli uffici giudiziari'. "Io ho vissuto -ricorda Battaglia- in prima persona un'esperienza analoga a quella di Milano nel 2007 a Reggio Emilia. Da Reggio Emilia 2007 a Milano 2015 poco o nulla è stato fatto per quanto riguarda la sicurezza in Italia". E a rischio, spiega il dirigente sindacale, non sono solo magistrati e avvocati. "Ci sono 35 mila lavoratori della giustizia -rimarca- che ogni giorno entrano nei palazzi di giustizia a svolgere il loro sacrosanto lavoro. Ed emerge dai fatti di Milano la poca sicurezza nel luogo di lavoro e questo è molto grave. Per usare uno slogan mi sembra 'Uno Stato senza Stato'". Ma ancor più grave, attacca Battaglia, è "l'immobilismo" del governo dopo i fatti di Milano. "A oggi -rimarca- seppur il ministro Orlando ha convocato tutti i procuratori generali che hanno la responsabilità della sicurezza nei tribunali, il governo non ha fatto un passo in avanti"."Noi invitiamo il premier e il ministro Orlando a prendere delle iniziative dure, certe e che siano riscontrabili alla cittadinanza, agli avvocati, ai magistrati ma soprattutto a chi tutti i giorni lavora nei tribunali, i lavoratori giudiziari", dice. "Se non ci saranno risposte concrete, la Confsal-Unsa -conclude Battaglia- scenderà in piazza con la rabbia dei lavoratori fino a che non saranno risolte le criticità esposte".

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