Dopo Hillary la stampa mette nel mirino Bill, occhi puntati sulla Fondazione Clinton

esteri
AdnKronos
Washington, 23 apr. (AdnKronos/Washington Post) - Con l'annuncio ufficiale della candidatura di Hillary Clinton, e l'imminente uscita del libro "Clinton Cash", è tornata nel mirino della stampa americana la Fondazione Clinton, già nei mesi scorsi al centro di polemiche per le donazioni ricevute da governi stranieri mentre Hillary era segretario di Stato. Allo scrutinio non sfugge neanche Bill Clinton, l'ex presidente che nel 2001 con pochi collaboratori ha creato la fondazione che ora è diventata una delle più ricche e potenti del mondo, al centro di una nuova inchiesta del Washington Post. Dall'analisi delle carte della Foundation risulta che Clinton ha ricevuto 26 milioni di dollari come pagamento di discorsi dalle stesse grandi corporation e organizzazioni che in questi anni sono state tre la maggiori finanziatrici dell'attività benefica della fondazione. La somma, va ricordato, equivale a un terzo dei 100 milioni che l'ex presidente ha guadagnato dal 2001 al 2013 con la sua attività di oratore, stando a quanto risulta dalle sue dichiarazione dei redditi. Dalla Foundation il portavoce Craig Minassian ribatte osservando che "non c'e' nulla di sorprendente nel fatto che chi crede nella nostra missione e apprezza i nostri risultati sia anche interessato ad ascoltare direttamente il presidente Clinton". Dall'analisi del Post emergono che sono circa 420 le organizzazioni che hanno pagato Clinton oratore, 67 delle quali hanno fatto donazioni alla fondazione. Ad attirare l'attenzione dei media, e le critiche dei liberal che considerano Hillary Clinton troppo vicina a Wall Street, il fatto che il gruppo dei donatori è composto soprattutto da istituzioni finanziarie e grandi banche.

Leggi anche