(AdnKronos) - Senza un accordo sulle riforme entro la fine del prossimo mese, invece, le cose si complicherebbero: a giugno le scadenze sono molto più pesanti e quelle di luglio e agosto praticamente insormontabili, con la scadenza di 6,7 miliardi di euro di bond coperti dalla Bce. "Nello scenario migliore il governo greco potrebbe reperire fondi interni per finanziarsi fino a giugno, ma le possibilità scendono a zero per le scadenze di luglio e agosto", continua Giakoumis. E l'unico esito sarebbe il default."Ma non penso che le parti abbiano alcun interesse o intenzione di non raggiungere un accordo", continua, perché il fallimento di un Paese dell'area euro è un'incognita che "rischierebbe di sfuggire di mano".Una volta superato questo primo scoglio, ricorda il capo analista di MacroPolis, a giugno servirà un nuovo compromesso sul programma che dovrà coprire almeno il prossimo anno. E le parti dovranno fare concessioni. Le istituzioni di Bruxelles, indica l'economista, "potrebbero accordare una qualche forma di ristrutturazione del debito pubblico: un allungamento delle scadenze o un abbassamento dei tassi sarebbero un bel passo avanti". Da parte greca, invece, "si potrebbe cedere sulle privatizzazioni e sulla riforma delle pensioni". In ogni caso un altro passaggio "molto critico".