(AdnKronos) - (Adnkronos) - Banditi, quindi, sarebbero i volti troppo aggressivi, perchè in questo momento in televisione servono facce rassicuranti, che sappiano ribattere colpo su colpo in diretta senza spaventare l'elettorato moderato. Voglio gente che sappia spiegare con chiarezza la linea del partito, sarebbe stato in sintesi l'input arrivato dalle parti di palazzo Grazioli. Provare a fare ora una lista dei non graditi sul piccolo schermo è complicato. Da palazzo Grazioli non trapela nulla. Ma difficilmente si può immaginare di tener fuori dai giochi chi da anni ha rapporti consolidati con la stampa e fa audience nonostante varie legislature alle spalle. Maurizio Gasparri è chiaro in proposito: ''Ci vuole il giusto equilibrio, come in tutte le cose. Va bene la freschezza di volti nuovi, purchè abbia anche le conoscenze e le competenze giuste sui temi oggetto del dibattito, perchè la tv è impietosa". "Anche i conduttori -dice il vicepresidente del Senato- cercano di avere ospiti che possano reggere l'ascolto e parlare di contenuti. Ora bisogna sdrammatizzare: si sa che la visibilità in tv desta sempre gelosie, aspirazioni. Ricordiamoci, però, che esordire è facile, mentre alla fine è difficile durare...". Gasparri scherza e augura ad ''alcuni giovani di entrare nella lista degli evergreen, dove saremo lieti di accoglierli''.Pragmatico è Gianfranco Rotondi: ''In realtà quel che conta è fare ascolti. Il fatturato di un conduttore tv sono gli ascolti, quindi, verrà chiamato in video solo chi aumenta gli ascolti, questa è una regola aurea, che non cambierà mai".