Vienna, 23 apr. (Dall'inviata dell'Adnkronos Salute Margherita Lopes) - Affonda le sue radici in un fegato di pietra l'Albero della vita realizzato da un'artista spagnola, in mostra a Vienna in occasione di Easl 2015, il Congresso internazionale sul fegato che riunisce in questi giorni circa 11 mila specialisti da tutto il mondo. Proprio 'The tree of Life' apre il catalogo del progetto 'Perspectives - Art, Liver diseases and me', che porta al Congresso circa 125 opere d'arte, tra sculture, dipinti, installazioni, video e foto, nate dopo un dialogo intenso fra gli artisti e i malati."Si tratta di un progetto unico, che ha messo insieme pazienti con epatite C e artisti di tutto il mondo, per creare insieme una serie di opere che ritraggono in modo creativo - e aiutano gli altri a comprendere - l'impatto della malattia", spiega Markus Peck, del direttivo Easl (Associazione europea per lo studio del fegato), illustrando la mostra inaugurata ieri sera. La collezione ospita opere da 24 Paesi ed è stata donata alla fondazione Easl da AbbVie, promotrice del progetto 'Perspectives', coordinato dalla Facoltà di belle arti dell'Universitat Politecnica de Valencia (Spagna)."Tutte le opere sono state create dopo dialoghi intensi con i pazienti, per catturare i sentimenti e l'impatto dell'epatite sulla loro vita. L'espressione artistica - evidenzia Peck - rappresenta un momento di comprensione dell'impatto, dello stigma della malattia, ma anche un momento di speranza. Fornendo una prospettiva unica" nel guardare a questa patologia. Se l'obiettivo è, alla fine, quello di diffondere l'importanza di una maggiore conoscenza sull'epatite e su come difendere la salute del fegato, le strade percorse dagli artisti sono diverse ed evocative. Colpisce come uno schiaffo il rosso-violaceo di 'Holy Liver', in cui un'immagine velata richiama al 'Sacro Cuore' cristiano. C'è poi il ricordo delle molte trasfusioni e dei farmaci protagonisti di una lotta costante contro il virus in 'Hepatitis C', opera evocativa in vetro e plastica. E addirittura un tattoo con l'immagine del virus da applicare sulla pelle (in 'You have to feel it in your skin'). Linguaggi diversi scelti dagli artisti per tradurre sofferenza, speranza, dolore, desideri e sogni dei malati di epatite.