Roma, 8 feb. - (AdnKronos) - Più che un'iniziativa editoriale, un progetto sociale che viaggia ad alta velocità lungo la penisola. E mette insieme integrazione sociale, oltre un milione e mezzo di lettori a bordo treno, più di 120 storie di solidarietà e di buone pratiche dell’Italia, una community di quasi 300mila utenti unici sul web e 700mila visualizzazioni e le firme della cultura e del giornalismo (da Erri De Luca, Giobbe Covatta, Enrico Bertolino a Maria Grazia Cucinotta) che hanno dato il loro contribuito volontario sui temi della povertà, dell’accoglienza, della violenza sulle donne, della disabilità, della sostenibilità.E' il quindicinale gratuito Il Paese della Sera, progetto promosso dall’organizzazione Wsc in collaborazione con la Comunità di Sant’Egidio, con il sostegno di Italo Treno, Fondazione Allianz Umana Mente, Fondazione Bracco, Fondazione Cariplo, Fondazione Con Il Sud insieme a Agire e Avis e al media partner Adnkronos. La rivista è realizzata a titolo volontario da un team di giornalisti che porta al pubblico notizie sui temi dell’innovazione sociale.Un bilancio, quello dei primi mesi del progetto, che oltre a fornire i numeri, parla anche di inserimento lavorativo di ragazzi e ragazze in situazioni di disagio economico attraverso la distribuzione, ogni mattina all’alba, sui treni Italo a Milano e Napoli della rivista. Rivista che inizia il 2017 con nuovi "compagni di viaggio" e nuovi impegni: l’aumento fino a 20 dei giovani coinvolti e nuovi canali distributivi per ampliare il numero di lettori. La prima copertina del 2017 della rivista si apre con l'editoriale di Ferruccio De Bortoli sul tema del welfare.E' Andrea Faragalli, presidente Italo Treno, a spiegare i motivi della partnership tra Italo e il Il Paese della Sera: "Quando ci siamo imbarcati in questa avventura - racconta - lo abbiamo fatto perché siamo convinti che un’azienda abbia il dovere morale di rendersi utile all’interno del tessuto sociale in cui opera. Il bilancio più che positivo di questa esperienza e l’ingresso di nuovi partner prestigiosi come il gruppo AdnKronos, Fondazione Allianz, Agire e Avis ci dà la spinta per continuare a sostenere questo importante progetto di coesione sociale"."Chi racconta l’Italia migliore merita di essere sostenuto", afferma Diana Bracco, presidente di Fondazione Bracco che ritiene il progetto "coerente con l’impegno verso i giovani e i migranti che caratterizza le attività sociali di Fondazione Bracco. Oggi più che mai il tema dell’integrazione delle persone che giungono nel nostro Paese è diventato decisivo". Per Giuseppe Guzzetti, presidente Fondazione Cariplo, iniziative come queste svolgono contemporaneamente due compiti: "inseriscono al lavoro persone in difficoltà e fanno cultura sui temi sociali, ambientali, artistici portando tra le persone, chi viaggia nelle stazioni, notizie e approfondimenti".E se per Carlo Borgomeo, presidente della Fondazione Con Il Sud, si tratta di un tentativo "innovativo e riuscito" per diffondere notizie e buone pratiche "'contaminando' l’opinione pubblica", a sottolineare l'aspetto dell'integrazione è Maurizio Devescovi, presidente Fondazione Allianz Umana Mente e direttore generale Allianz Italia, il cui contributo al progetto permetterà "l’inserimento di otto ulteriori ragazzi rispetto al piano originario. Facilitare il loro inserimento nella società è una priorità che perseguiamo con successo anche attraverso progetti ideati dalla Fondazione stessa".Ma c'è di più: come sottolinea il presidente della Comunità di Sant'Egidio Marco Impagliazzo, Il Paese della Sera "offre un’occasione importante per utilizzare le risorse di chi è rifugiato: lavorare sostenendo l’informazione solidale è un valore aggiunto perché aiuta a recuperare quelle competenze e quella dignità che si sono dovute lasciare fuggendo dalla propria terra"."Quando capacità ed esperienze così diverse decidono di mettere insieme le proprie forze per un obiettivo comune senza scopo di lucro, sicuramente sta accadendo qualcosa di positivo per il nostro Paese - afferma il Cavaliere del Lavoro Giuseppe Pasquale Marra, presidente ed editore del Gruppo Adnkronos - Se poi l’iniziativa si traduce nella nascita di un nuovo prodotto editoriale, per il gruppo Adnkronos è importante partecipare con impegno e convinzione. Credo che il Paese della Sera costituirà presto un esempio importante di come Fondazioni di impresa, aziende, professionisti, mondo del volontariato, possano contribuire insieme, al raggiungimento di un obiettivo di crescita comunitaria utile al rafforzamento di un welfare informale che tutti crediamo ormai indispensabile per la convivenza sociale e l’integrazione culturale"."Siamo felici di contribuire, insieme ai partner del progetto Il Paese della Sera, a migliorare le possibilità e le prospettive future dei 20 ragazzi coinvolti. Siamo anche fieri di partecipare alla realizzazione di questo nuovo giornale che da diffusione alle tematiche sociali di cui ci occupiamo e soprattutto crea un clima di fiducia di cui c’è tanto bisogno in Italia in questo momento", dichiara Giangi Milesi, vice presidente di Agire.
La pubblicazione viene distribuita gratuitamente dal lunedì al venerdì sui treni Italo della mattina in partenza dalla Stazione Centrale di Milano e dalla Stazione Centrale di Napoli.