
Roma, 4 lug. (AdnKronos) - "Senza una edilizia di qualità e senza buone opere pubbliche, il Paese non va avanti. Oserei dire che è come un corpo senza scheletro". Ad affermarlo è Danilo Toninelli, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, in un messaggio inviato in occasione del convegno di Federcostruzioni.La crisi, rileva, "è stata dura per il settore delle costruzioni. Alla sua vigilia, nel 2008, il comparto pesava per l’11% del Pil, oggi siamo intorno all’8%. I posti di lavoro, tra dipendenti e indipendenti, sfioravano i 2 milioni e adesso sono meno di 1 milione e mezzo. Qualche segno di risveglio si vede e non mancano eccellenze diffuse. Ma il mercato stenta e l’area degli appalti pubblici non aiuta. Anzi, il committente pubblico è alquanto imballato"."Ci sono ancora - spiega il ministro- troppe opere che stentano a partire o sono ferme. Passa ancora troppo tempo tra lo stanziamento dei fondi, le gare, l’affidamento dei lavori, la partenza e poi la chiusura dei cantieri. In tal senso, il mio ministero sta lavorando a correttivi sul Codice dei Contratti e sicuramente c’è molto da snellire anche quando pensiamo ai compiti e all’azione del Cipe".
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