
Roma, 4 lug. (AdnKronos) - I negoziati sulla Brexit si avvicinano ad un punto di svolta con l’approssimarsi della data di uscita della Gran Bretagna dall’Ue, il prossimo 29 marzo, eppure gli esiti restano ancora incerti e tutte le opzioni sono teoricamente sul tappeto. Ciò genera incertezza anche per gli attori economici che devono attrezzarsi per diversi scenari quanto a futuri rapporti economici e commerciali tra Londra e l’Unione. A sottolinearlo è lo studio dello Iai, l'Isituto Affari Internazionali, presentato oggi presso Leonardo, con il contributo di Chatham House, che, in particolare, mette a fuoco tre scenari particolarmente rilevanti per le industrie europee nel settore aerospazio, sicurezza e difesa, e delle loro implicazioni concrete. Scenari altrettanto importanti, sottolinea lo Iai, per i governi europei e le istituzioni Ue impegnati nella cooperazione sulla ricerca tecnologica, lo sviluppo e la produzione di equipaggiamenti militari, anche tramite lo European Defence Fund (Edf) e la Permanent Structured Cooperation (Pesco). Si parte dal primo e più positivo scenario, che vede “Una partnership ampia e profonda”, Ue e Gran Bretagna si accorderebbero per mantenere un’unione doganale tra le due parti, oppure stipulerebbero un accordo di libero scambio talmente approfondito e omnicomprensivo da equivalere di fatto a un’unione doganale. Ciò comporterebbe a livello economico e commerciale una situazione simile a quella attuale con il regolare e libero flusso di prodotti, lavoratori, capitali e servizi, ed un forte allineamento degli standard regolatori.
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