Venezia, 13 nov. (AdnKronos) - “Condivido e sottoscrivo le motivazioni che hanno spinto la Fsni con l’adesione del Consiglio nazionale dell’Ordine dei Giornalisti a protestare pubblicamente in difesa del diritto di espressione sancito dall’art.21 della Costituzione italiana che, non dimentichiamolo mai, fissa tra i principi fondamentali della Repubblica, la libertà di stampa condannando fermamente ogni censura e tentativo di imbavagliare l’informazione”. Bruno Pigozzo (Pd), vicepresidente del Consiglio regionale del Veneto è “al fianco dei giornalisti italiani oggetto di un attacco indecoroso che tende a screditare una categoria professionale e una funzione fondamentali in una democrazia"."La stampa non è e non deve diventare la fabbrica del consenso, ma deve essere la fonte di informazione e di critica dell’operato e delle scelte della classe dirigente - spiega Pigozzo - Non dimentichiamo che per svolgere questa funzione di informazione dal 1992 ad oggi sono stati assassinati nell’Europa Occidentale ben 107 giornalisti. Basterebbe questo dato per smentire chi vuole gettare fango su una categoria che, con il suo lavoro, contribuisce a difendere la nostra libertà". "Sono a fianco dei giornalisti, dunque, perché le offese di cui sono stati oggetto sono di impianto oscurantista per chi crede nella democrazia. Queste offese, combinate con la diffusione nelle redazioni di collaboratori non inquadrati nel contratto collettivo, facilmente ricattabili e sottopagati, sono segnali evidenti di un processo di delegittimazione della stampa libera. Purtroppo questo attacco alla categoria dei giornalisti è l’ennesima inquietante riprova di una età dell’incompetenza in cui proprio i professionisti e i competenti diventano un ostacolo da screditare ed eliminare”, conclude.