Roma, 13 nov. (AdnKronos) - "Come volevasi dimostrare è partita la difesa corporativista, puerile, patetica, ipocrita, conformista e oltretutto controproducente di una parte del sistema mediatico. Quando per orgoglio e malafede non sanno chiedere scusa per le menzogne scritte sulla Raggi, per la difesa a spada tratta di un sistema morente, per aver avallato il neoliberismo e tutte le sue nefandezze, partono con la solita litania: 'giù le mani dall'informazione', oppure 'nessuno tocchi la libertà di stampa'". Così Alessandro Di Battista su Facebook, nel giorno in cui sono in programma flashmob in tutto il paese in difesa della libertà di stampa."Ben vengano le manifestazioni per la libertà di stampa, solo che andrebbero fatte in Svizzera sotto casa di de Benedetti - attacca il 'Dibba' - ad Arcore sotto casa di Berlusconi o davanti alle incompiute Vele di Calatrava per le quali il gruppo Caltagirone si è beccato un bel po' di soldi. Ma in certi luoghi questi 'sepolcri imbiancati' evitano di andare. Al contrario bastonano chi ci va e chi ne parla".