Bcc: Porro, riforma? Treno in corsa, Governo decida rapidamente (2)

economia
AdnKronos
(AdnKronos) - Fondo monetario internazionale, Quirinale e la stessa Banca d'Italia, sempre secondo indiscrezioni, starebbero premendo sul Governo affinché la riforma faccia il suo corso. "La prima proposta del governo - ricorda Porro - era quella di togliere l’obbligatorietà dell’adesione delle BCC al gruppo bancario, di sostituirla con la partecipazione delle BCC un fondo di garanzia, tale per cui tutte le banche garantiscono delle obbligazioni assunte anche dalle altre banche legate al fondo. Questa era la proposta che era in discussione prima della riforma Renzi". In questo senso, già "Carmelo Barbagallo, capo dipartimento della vigilanza bancaria e finanziaria della Banca d'Italia, durante l'audizione in commissione Finanze sulla riforma Renzi, sostenne che se le Banche di credito cooperativo avessero adottato per tempo il Fondo di garanzia istituzionale, questo forse avrebbe fatto fronte a una serie di problemi di credibilità in termini di solidità delle banche nei confronti del mercato. Ma non lo hannofatto, si sono svegliate tardi". Insomma, in quella circostanza, lo stesso Barbagallo sostenne che le BCC erano ormai fuori tempo massimo anche rispetto a uno strumento che si sarebbe potuto utilmente adottare.Ora è difficile capire concretamente che cosa possa accadere, proprio perché non è dato conoscere i termini dell'emendamento, tuttavia, "in queste settimane, le banche che aderiscono al gruppo bancario, in particolare quante hanno programmato di partire il 1 gennaio, devono svolgere le proprie assemblee straordinarie per adattare il proprio statuto alla nuova configurazione". E qui si dovrà capire se il Governo intenderà lasciare l'adesione obbligatoria come era scritta nella riforma oppure no. Stabilita la obbligatorietà o meno, toccherà ai cda valutare se firmare, oppure no, cioè valutare se il gruppo si costituisce esattamente come era previsto che si costituisse, oppure no.

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