
Roma, 11 feb. (AdnKronos) - Sembra farsi di ora in ora più concreta l'ipotesi di aprire a liste civiche in sostegno al M5S, convinzione maturata in ambienti 5 Stelle dopo la debacle in Abruzzo, con risultati che hanno visto i grillini scendere al 20%. Anche i 'falchi' del Movimento, quelli più attenti al rispetto delle regole grilline, sembrano convergere sull'opportunità di derogare al paletto della lista unica targata M5S, almeno per le amministrative. E se Gianroberto Casaleggio nel 2014 -in occasione delle elezioni regionali in Abruzzo, Calabria, Emilia-Romagna e Piemonte- aveva rifiutato categoricamente l'idea di aprire a liste di appoggio a sostegno al candidato presidente, con l'obiettivo di aumentare il numero di candidati e far crescere così i risultati alle urne, c'è chi in queste ore, anche tra i cosiddetti 'ortodossi', vede di buon'occhio una svolta che sembra prendere progressivamente quota. Tant'è che sui telefonini di alcuni parlamentari sta rimbalzando un vecchio post di Beppe Grillo datato dicembre 2008 -dunque antecedente alla nascita del Movimento- in cui il cofondatore del M5S strizzava l'occhio alle civiche. Per alcuni aprire alle liste più vicine ai temi cari al Movimento costituirebbe addirittura "un ritorno alle origini". Motivo per cui la regola aurea della lista unica, cara a Casaleggio, sembrerebbe sempre più a rischio deroga.
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