Export: Cia, agroalimentare fermo, si allontana obiettivo 50 mld in 2020

economia
AdnKronos
Roma, 26 feb. (AdnKronos) - Dopo anni di record raggiunti e superati, il 2018 mette un freno alla corsa dell’export agroalimentare Made in Italy. Così Cia-Agricoltori Italiani, che sottolinea quanto il rallentamento dell’economia mondiale ed europea, in particolare di partner storici come la Germania, unito al rischio recessione dell’Italia con tutte le stime riviste al ribasso, ha di fatto pesato sulle performance delle esportazioni tricolori di cibo e bevande. L’anno si è chiuso infatti a quota 41,8 miliardi di euro, con un incremento modesto dell’1% e un obiettivo diventato di colpo più difficile: ovvero sfondare il muro dei 50 miliardi di export agroalimentare entro il 2020.Nel dettaglio, secondo le elaborazioni dell’Ufficio Studi Cia-Agricoltori Italiani su dati Istat, nel 2018 le vendite estere di prodotti agricoli hanno ceduto il 5% del loro valore, mentre hanno tenuto i prodotti alimentari trasformati. Una dinamica che si è mantenuta in quasi tutti i principali mercati di sbocco. In particolare, oltre tre quinti (65%) delle vendite è finito sulle tavole dei consumatori europei e la Germania (7 mld) si è confermata prima destinazione dell’export nazionale, con una flessione del 6,2% per i prodotti agricoli e un aumento dell’1,5% per i prodotti alimentari. A seguire la Francia (con 4,7 mld), l’unica che ha fatto registrare il segno più all’interno di entrambe le voci commerciali (+3,1% prodotti agricoli e +4,4% gli alimentari).

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