Roma, 8 apr. - (AdnKronos) - Aria di pessimismo aleggia su molte aziende quotate alla Borsa di Milano. Secondo un questionario distribuito a oltre 100 aziende che hanno risposto telefonicamente o per iscritto realizzato dall'agenzia di comunicazione Klaus Davi & Co. e anticipato dal canale all-news TgCom24 nella rubrica "Pil contro Pil", per il 65% del campione l'anno corrente sarà peggiore dei precedenti dal punto di vista economico, per il 20% sarà sostanzialmente uguale, mentre per il 10% dipenderà dall'esito del prossimo turno elettorale, infine, per il restante 5% 'dipende dalla stabilità del governo italiano'. Quanto ai provvedimenti più importanti che l'esecutivo dovrebbe adottare, per il 9% detassare chi assume personale, per il 50% detassare chi investe, per il 41% snellire le incombenze burocratiche. Inoltre, per il 25% delle società intervistate anche il 2018 è stato peggiore delle aspettative. Un corposo 60% invece sostiene che il 2018 è stato positivo. Mentre le elezioni di marzo hanno avuto un effetto negativo sull'economia per il 15%. Per ben il 40% delle aziende intervistate la reputazione politica del nostro paese è giudicata 'pessima' e per il 35% addirittura deteriorata. La Borsa si conferma un traino e quasi nessuno si è pentito di aver scelto la strada della quotazione, visto che per ben il 35% la scelta si è rivelata fondamentale per migliorare i conti dell'azienda e utile per il 45% del campione.