Cestari (ItalAfrica Centrale): "In Libia troppi rischi, non più mercato per italiani"

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AdnKronos
Roma, 8 apr. (Labitalia) - "Oggi, in Libia, ci sono troppi rischi per le imprese italiane. A partire dalla certezza dei pagamenti che oggi non c'è. E poi i rischi di perdere le infrastrutture e, cosa più grave, anche l'incolumità di funzionari e dipendenti". Così Alfredo Cestari, presidente della Camera di commercio ItalAfrica Centrale, commenta, con Adnkronos/Labitalia la situazione attuale nel Paese Africano. "Non è più un mercato per le imprese italiane -aggiunge Cestari- eccetto per delle operazioni spot, non c'è la possibilità di programmare. Come si fa a programmare la costruzione di un'infrastruttura se non c'è certezza nei pagamenti, se non si sa chi governa?. Ci sono rischi anche ad andare a firmare i contratti...". "La situazione libica -continua- è difficile da risolvere in breve termine, di sicuro l'influenza di singoli Paesi europei sul Paese non aiuta. Servirebbe invece una regia unica europea in modo tale che le diverse fazioni che si combattono in Libia avessero un unico referente, e non Macron, Merkel e gli altri". Secondo Cestari, da anni operante nel continente Africano, "l'Europa deve fare di più per trovare la pace nel Paese africano e lo deve fare in modo unitario, sotto un'unica regia, non con interventi dei singoli Paesi sulle diverse fazioni". "La situazione libica è difficile da risolvere in breve termine, di sicuro l'influenza di singoli Paesi europei sul Paese non aiuta. Servirebbe invece una regia unica europea in modo tale che le diverse fazioni che si combattono in Libia avessero un unico referente, e non Macron, Merkel e gli altri". Secondo Cestari, da anni operante nel continente Africano, "l'Europa deve fare di più per trovare la pace nel Paese africano e lo deve fare in modo unitario, sotto un'unica regia, non con interventi dei singoli Paesi sulle diverse fazioni".

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