
Roma, 5 nov. (Adnkronos) - Sta studiando le carte il premier Giuseppe Conte, dopo aver visto piombare sulla propria scrivania lo scottante dossier sull'ex Ilva, con il colosso franco-indiano, AncelorMittal, che annuncia la 'ritirata' tra appena 30 giorni, con 10mila posti di lavoro a rischio e una frenata sul Pil che rischia di mettere in ginocchio l'economia italiana. Una mina che il governo intende disinnescare a qualsiasi costo, "whatever it takes", la sintesi impeccabile del ministro dell'Economia Roberto Gualtieri. E per giovedì è attesa l'informativa del ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli in Senato.Il dossier è in assoluto il più spinoso tra quelli affrontati dai due governi Conte, a rischio è la sopravvivenza stessa dell'esecutivo. Il presidente del Consiglio è deciso a tenere la barra dritta: domani al tavolo con i vertici aziendali, forte della sua esperienza di legale, tenterà di far valere le 'carte'. "Saremo inflessibili”, assicura da Milano, rimproverando il colosso franco-indiano: "non si può cambiare una strategia industriale adducendo a giustificazione lo scudo o non scudo penale, che peraltro non è previsto contrattualmente”. Le carte, appunto. Dove è scritto, nero su bianco, che non esiste alcuna clausola di recesso legata all'ormai famigerato scudo penale. Nell'accordo, viene inoltre sottolineato dal ministro Stefano Patuanelli, non c'è riferimento alcuno, "implicito o esplicito", all'immunità. Ma su questo le forze di maggioranza rischiano di spaccarsi, perché procedono a due velocità all'apparenza inconciliabili.
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