
Roma, 12 nov. (Adnkronos) - Enel ha chiuso i primi nove mesi dell'anno con un utile netto ordinario del gruppo pari a 3,295 miliardi di euro, in rialzo del 14,1% rispetto ai 2,888 mld nei primi nove mesi del 2018, al netto delle partite straordinarie dei periodi a confronto. I ricavi sono pari a 57,124 mld, con un incremento di 1,878 mld (+3,4%) rispetto all’analogo periodo del 2018. Lo rende noto l'Enel dopo che il Cda, presieduto da Patrizia Grieco, ha esaminato ed approvato il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2019.I ricavi dei primi 9 mesi del 2019 includono, come partite straordinarie, la plusvalenza pari a 108 milioni di euro relativa alla cessione di Mercure Srl, società veicolo alla quale Enel Produzione aveva precedentemente conferito l’impianto a biomasse della Valle del Mercure e il corrispettivo, pari a 50 milioni di euro, previsto dall’accordo che e-distribuzione ha raggiunto con F2i e 2i Rete Gas per la liquidazione anticipata e forfettaria del secondo indennizzo connesso alla vendita, avvenuta nel 2009, della partecipazione di e-distribuzione in Enel Rete Gas. I ricavi dei primi nove mesi del 2018 includevano, come partita straordinaria, il corrispettivo pari a 128 milioni di euro previsto dal predetto accordo raggiunto da e-distribuzione con F2i e 2i Rete Gas. L'ebitda ordinario ammonta a 13.268 milioni di euro, con un incremento di 1.262 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2018 (+10,5%). Il risultato operativo dei primi 9 mesi del 2019 ammonta a 4.199 milioni di euro, in diminuzione di 3.239 milioni di euro (-43,5%) rispetto all’analogo periodo del 2018. In calo è da attribuire all’adeguamento effettuato sul valore contabile di taluni impianti a carbone in Italia, Spagna, Cile e Russia, che rientra nell'ambito della strategia di decarbonizzazione di Enel.
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