
Roma, 9 dic. (Adnkronos) - L'offerta avanzata da Mittal per lasciare l'ex Ilva entro Natale? "No, non confermo questa indiscrezione, con Mittal c'è un negoziato in corso, abbiamo delle controproposte molto efficaci nella direzione che avevamo concordato col signor Mittal, e cioè avviare una robusta, seria, concreta transizione energetica, conservare il livello di occupazione quanto più possibile e investire ancor più nel risanamento ambientale: lavoreremo su questo, il negoziato è solo all'inizio". Lo dice il premier Giuseppe Conte, rispondendo alle domande dei cronisti dopo un caffè a due passi da Palazzo Chigi.A chi gli chiede di un intervento dello Stato per lo stabilimento di Taranto, "dovete avere un po' di pazienza - risponde - qualcuno può pensare che non stiamo seguendo h24 questo dossier, nulla di più sbagliato, ma quando si tratta di un dossier così complesso e delicato non si possono rivelare dettagli, anticipazioni di un negoziato in corso. Quello che posso anticipare è che è prevista anche la partecipazione di aziende pubbliche, a partecipazione pubblica, senz'altro. Siamo disponibili a fare la nostra parte per rendere questo progetto ancora più efficace e credibile e il piano industriale più sostenibile". Quanto a un eventuale piano B del governo in caso di addio dei Mittal, "in questo momento - replica Conte - stiamo negoziando col signor MIttal, che è venuto a palazzo Chigi: nel primo incontro c'è stata un'interruzione del dialogo perché le posizioni poste dall'azienda erano inaccettabili, nel secondo incontro lui stesso ha dichiarato che c'è stato un ottimo dialogo col governo per l'avvio di un negoziato". Quanto ai 4.700 esuberi messi sul piatto dai franco-indiani al tavolo al Mise, "quella proposta l'abbiamo già respinta e stiamo facendo delle controproposte".
Leggi anche