
Roma, 11 dic. (Adnkronos Salute) - Nel mondo c'è un esercito di 116 milioni di bambini sotto i 5 anni non registrati alla nascita: 1 bambino su 4, in pratica, rimane 'invisibile'. E' lo sconcertante risultato di un nuovo rapporto lanciato oggi dall’Unicef, in occasione del 73° anniversario dalla sua nascita. Dall'indagine emerge però come il fenomeno sia in calo a livello globale: il report 'Registrare alla nascita ogni bambino entro il 2030: siamo sulla strada giusta?' analizza i dati di 174 Paesi e mostra che la percentuale di bambini sotto i 5 anni registrati a livello globale è aumentata in 10 anni: dal 63% al 75%."Abbiamo fatto tanta strada ma ancora troppi bambini non vengono registrati", ha dichiarato Henrietta Fore, direttore generale dell’Unicef. "Un bambino non registrato alla nascita è invisibile: non esiste per il governo o la legge. Senza prove che ne attestino l’identità, i bambini spesso vengono esclusi da istruzione, cure mediche o altri servizi vitali e sono più vulnerabili a sfruttamento e abuso". I progressi globali sono stati realizzati principalmente in Asia meridionale, soprattutto in Bangladesh, India e Nepal. In India il numero di bambini registrati è salito dal 41% tra il 2005 e il 2006, all’80% tra il 2015 e il 2016. Negli ultimi anni, l’Unicef ha lavorato con il Governo dell’India per dare priorità alla registrazione alla nascita negli Stati, incrementando e migliorando l’accesso ai centri di registrazione, formando i funzionari e le comunità e realizzando programmi di informazione pubblici, soprattutto tra le comunità più vulnerabili.Di contro, la maggior parte dei paesi dell’Africa subsahariana è indietro rispetto al resto del mondo, con l’Etiopia al 3%, lo Zambia all’11% e il Ciad al 12%, registrando i livelli più bassi a livello globale.Il rapporto sottolinea che circa 1 Paese su 3 - circa un terzo della popolazione globale di bambini sotto i 5 anni - ha urgentemente bisogno di accelerare i progressi per fornire identità legale a tutti entro il 2030, compresa la registrazione alla nascita, secondo gli Obiettivi di sviluppo sostenibile. Ad ostacolare la registrazione la mancanza di conoscenza su come si registra un bambino alla nascita, ma anche spese elevate per la registrazione o per l’ottenimento di un certificato, spese aggiuntive per una tarda registrazione e lunghe distanze per la struttura di registrazione più vicina. Gli usi e le pratiche tradizionali in diverse comunità "potrebbero anche dissuadere o evitare la registrazione formale nel periodo di tempo consentito", rileva l'Unicef.Ma anche quando un bambino viene registrato, il possesso di un certificato di nascita è meno comune, con 237 milioni di bambini sotto i 5 anni a livello globale - ovvero circa 1 su 3 - che non hanno un documento di registrazione. Nel rapporto l’Unicef chiede di intraprendere 5 azioni per proteggere tutti i bambini: fornire a ogni bambino il certificato alla nascita; dare a tutti i genitori maggiori possibilità, a prescindere dal genere, per registrare la nascita di un bambino; collegare la registrazione alla nascita ad altri sistemi per facilitare i diritti di ogni bambino alla salute, alla protezione sociale e all’istruzione; investire in soluzioni tecnologiche sicure e innovative per facilitare la registrazione; coinvolgere le comunità per chiedere la registrazione alla nascita di ogni bambino."Ogni bambino ha il diritto ad avere un nome, una nazionalità e un’identità legale. Ogni miglioramento nell’aumento dei livelli di registrazione è una buona notizia", ha concluso Fore. "Non dobbiamo fermarci finché ogni bambino non sarà considerato".
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