Roma, 20 gen. (Labitalia) - "Il nostro obiettivo è quello di aiutare le persone che si sono congedate, ovviamente senza demerito, a rientrare nel mondo del lavoro". Così Rosario Rasizza, presidente Assosomm e amministratore delegato Openjobmetis, illustra all'Adnkronos/Labitalia l'obiettivo del workshop 'Il ricollocamento del personale militare - le prospettive dell'Esercito' che si terrà a Roma, mercoledì 22 gennaio, alle ore 10, presso l'auditorium Andreatta del Centro Alti Studi per la Difesa."Stiamo parlando - precisa - di una platea che coinvolge ogni anno 3/4mila persone (uomini e donne tra i 24 e i 27 anni) a cui è scaduto il contratto per fine ferma. Come Openjobmetis metteremo in contatto queste risorse con le nostre imprese"."Caratteristica fondamentale - afferma Rasizza - che viene richiesta dal mercato del lavoro, e che le persone congedate hanno, è quella ci essere già allenati a vivere lontani da casa. Quello della mobilità per lavorare è sicuramente un problema già superato".Il presidente Assosomm e amministratore delegato Openjobmetis non ha dubbi sulle competenze acquisite nell'Esercito. "Il mercato del lavoro - assicura - ha necessità, ad esempio, di avere riparatori di automobili e nell'Esercito si viene formati nella riparazione degli automezzi"."Inoltre, sempre sotto le armi, si ha la possibilità di conseguire la patente per guidare automezzi che, nella vita civile, può tornare utile perché servono figure professionali come autisti di camion e pullman", aggiunge."Anche per il settore edile - fa notare Rasizza - ci possono essere diverse competenze da spendere nel mercato del lavoro. Nelle caserme, infatti, per effettuare i lavori non si chiama una ditta esterna. Stesso discorso per gli esperti informatici, formati sì sotto le armi ma per il conseguimento di competenze richieste nel settore civile".