Roma, 9 mar. (Labitalia) - Cassa integrazione ordinaria e in deroga, con procedura semplificata, estesa a tutto il territorio nazionale. Cigs accessibile in deroga al limite dei dipendenti, dunque anche per le microimprese con un solo lavoratore subordinato. Abbattimenti delle procedure contributive e moratoria di 18 mesi su prestiti e scoperture bancarie. Garanzia statale del 100% per la concessione di prestiti bancari alle aziende con preammortamento di 24 mesi. Sono alcune delle richieste di Conflavoro Pmi all’esecutivo per le aziende dei territori attualmente e in futuro colpiti dal coronavirus, all’indomani del nuovo decreto del governo per fronteggiare la diffusione del contagio. "Il governo -sottolinea il presidente dell’associazione, Roberto Capobianco- utilizzi parte dei 7,5 miliardi destinati a imprese e famiglie per l’immediata estensione della cassa integrazione in deroga. È fondamentale la massima semplificazione burocratica, quindi la misura deve essere accessibile in via telematica, senza accordo sindacale e anche per le aziende che, a causa dell’ultima crisi economica, presentano una situazione debitoria negli ultimi 12 mesi con l’Inps". Le proposte di Conflavoro Pmi al governo, "ribadiamo, devono riguardare aziende e lavoratori di tutta Italia perché il contagio sull’economia non ha già più confini"."E per gli imprese, i dipendenti e gli autonomi che, invece, riusciranno a continuare la loro attività pur con tutte le difficoltà del caso, il governo preveda la sospensione immediata di tutte le procedure contributive Inps, Inail, Irpef e Irap per 12 mesi", rimarca Capobianco. Conflavoro Pmi ricorda poi l’importanza di adottare le misure previste dall’esecutivo per evitare ulteriore diffusione del Covid-19 e dunque il collasso del sistema sanitario nazionale. “Adesso l’emergenza sanitaria riguarda tutti -conclude Capobianco- ed è necessario che i cittadini facciano il massimo per evitare il diffondersi del virus. Ma dal governo ci aspettiamo altrettanto impegno, ovvero il massimo a difesa e sostegno del nostro tessuto imprenditoriale e dei lavoratori”.