Coronavirus: Parlamento aperto ma è dibattito su esame decreti/Adnkronos (3)

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AdnKronos
(Adnkronos) - C'è poi l'ipotesi che si vada in aula ma solo per il voto finale, esaurendo il dibattito in commissione. Ed ancora l'idea di una commissione speciale, una per la Camera e una per il Senato, che lavori al provvedimento. E poi l'idea di fare un progetto di legge 'parallelo' al 'Cura-Italia', sia al Senato che alla Camera, che riproduca sostanzialmente il contenuto del provvedimento appena emanato dal Cdm, togliendo le deleghe: in questo modo potrebbe essere esaminato dalle commissioni in sede legislativa, evitando così il voto d'Aula. Oppure la conversione 'contingentata' del decreto. Ipotesi che rimbalzano tra i Palazzi e nei gruppi parlamentari.Intanto, cresce il fronte di chi mette un freno alla suggestione del 'televoto'. Non solo Renzi, ma anche Loredana De Petris di Leu: "A distanza si possono fare le riunioni ma no al Parlamento che lavora da remoto". Per Riccardo Nencini "è surreale l’ipotesi di non convocare le Camere. Non solo perché i decreti vanno convertiti in legge ma soprattutto perché deputati e senatori rappresentano la sovranità popolare".Dice Andrea Marcucci, presidente dei senatori Pd: "Domani è convocata la capigruppo del Senato, il presidente Conte verrà in aula il 25 marzo per l’informativa Ue, ci sono da migliorare ed approvare i decreti del governo sull’emergenza sanitaria e quella economica. Con tutte le precauzioni previste dalle norme sanitarie, deve essere chiaro che il Parlamento è un servizio essenziale che non chiude". Definitivo Faraone di Italia Viva: "Il Parlamento non può chiudere, smettiamola di frignare".

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