(Adnkronos) - Nella sola settimana dal 10 al 17 marzo sono state presentate alla procura di Agrigento oltre 500 notizie di reato per la violazione dell’articolo 4 del dcpm "e che altre si prevede verranno presentate in relazione alla costante violazione del divieto che si registra in città e in provincia", dice il Procuratore Patronaggio.“Se alla denuncia della polizia giudiziaria non segue nella immediatezza una risposta giudiziaria la stessa resta priva di efficacia vanificando la funzione social preventiva della norma stessa”, scrive il Procuratore. Che invita anche a “dare la massima priorità alle segnalazioni per i resti di falsa attestazione a pubblico ufficiale e, a maggior ragione, alle segnalazioni per i reati di epidemia ed epidemia colposa, provvedendo ove ne ricorrano i giusti presupposti a richiedere misura cautelare”. Ricorda ancora che “rientra nei poteri del procuratore fissare delle priorità di trattazione degli affari in relazione a particolari situazioni di criminalità che interessano il suo circondario come più volte indicato dal csm con riferimento ai criteri organizzativi degli uffici di procura nonché in tema di prescrizione”.Per la Cassazione "il reato di epidemia è configurabile nel caso in cui la diffusione dei germi patogeni, che in astratto possono essere trasmessi anche per contatto umano, raggiunga un numero indeterminato di persone, in tempi rapidi, nel medesimo luogo, con capacità di agevole successiva espansione".