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Coronavirus: rapporto, a pmi servono 15 mld di liquidità nei prossimi tre mesi

cronaca
AdnKronos
Milano, 19 mar. (Adnkronos) - Alle piccole e medie imprese italiane, alle prese con la crisi scatanata dall'emergenza coronavirus, serviranno 15 miliardi di euro di liquidità nei prossimi tre mesi. E' la stima del primo Osservatorio sul Working Capital realizzato da Cribis, società del gruppo Crif, e Workinvoice su un campione di 84mila pmi con fatturato tra 2 e 50 milioni di euro. E secondo Crif Ratings il fabbisogno finanziario per tutto il 2020 sarà di oltre 45 miliardi, con maggiori difficoltà per commercio all’ingrosso, manifattura di prodotti metallici, non metallici, il segmento del tessile-abbigliamento e il turismo. Secondo lo studio, l’emergenza sanitaria in corso in Italia nei prossimi tre mesi avrà un impatto sul capitale circolante delle pmi stimato tra 10 e 19 miliardi su un totale di 342 miliardi di crediti e debiti commerciali. Per Crif Ratings il fabbisogno finanziario complessivo per tutto il 2020, inclusi i rimborsi del debito finanziario in scadenza e gli investimenti, potrebbe arrivare a 45 miliardi. E quasi il 50% di questa cifra riguarderà le imprese di Lombardia (27% del campione), Veneto (12%) ed Emilia-Romagna (10%), le regioni più colpite dall’emergenza sanitaria. Il calcolo del fabbisogno complessivo è stato fatto su un fatturato aggregato di 716 miliardi di euro, dove i crediti verso i clienti sono 190 miliardi e pesano per il 19% del totale dell’attivo. Le simulazioni effettuate sul campione di pmi hanno valutato l’effetto di un allungamento fino a 20 giorni dei tempi di incasso su 190 miliardi di euro di crediti commerciali e di 10 giorni su 152 miliardi di euro di debiti verso fornitori. L’impatto stimato indica un aumento dei crediti compreso tra 30 e 41 miliardi e tra 10 e 19 miliardi per il capitale circolante netto.

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