Roma, 19 mar. (Adnkronos Salute) - La ricerca europea si unisca per fare studi più ampi su possibili terapie contro il nuovo coronavirus. Il Comitato per i medicinali umani (Chmp) dell'Agenzia europea dei medicinali (Ema) ha pubblicato uno statement che esorta la comunità scientifica dell'Unione europea a dare la priorità a grandi studi randomizzati e controllati, che hanno maggiori probabilità di generare le prove conclusive necessarie per consentire lo sviluppo rapido e l'approvazione di potenziali trattamenti del Covid-19. Il Chmp - riporta una nota - teme infatti che le sperimentazioni cliniche con un numero limitato di partecipanti o programmi di uso compassionevole potrebbero non generare i dati richiesti per trarre conclusioni definitive sugli effetti di un dato trattamento terapeutico e non fornire consigli adeguati agli operatori sanitari e ai pazienti. L'appello promuove un approccio armonizzato alla raccolta dei dati e una solida metodologia per gli studi clinici, in modo da sfruttare al meglio l'offerta disponibile di agenti sperimentali. E sottolinea la necessità di includere tutti i paesi dell'Ue in questi studi.L'Agenzia - prosegue la nota - è pronta a supportare gli sviluppatori di farmaci con tutti gli strumenti normativi disponibili per far avanzare e accelerare lo sviluppo di risorse efficaci per combattere e prevenire la diffusione di Covid-19.Chi sta sviluppando potenziali terapie o vaccini contro Covid-19 viene invitato a contattare l'Agenzia il più presto possibile con informazioni sullo sviluppo proposto. L'Ema sostiene inoltre gli Stati membri dell'Ue segnalando loro tutte le informazioni emergenti utili sui prodotti allo studio, e ha mobilitato una task force specifica che lavora su questo tema e sugli strumenti normativi disponibili per accelerare l'approvazione. Tutto questo - conclude la nota - poiché la rapida risposta a Covid-19 è oggi la priorità numero uno dell'Ema.