Roma, 19 mar. (AdnKronos Salute) - Medici e operatori morti sul campo nella lotta al coronavirus siano equiparati alle vittime di terrorismo. A chiederlo Giuseppe Pellacani, ordinario di Economia del lavoro presso l'Università di Modena, che ha lanciato una petizione tramite la piattaforma Change.Org perché il personale sanitario deceduto in queste particolari circostanze meriti il massimo riconoscimento della patria. "Migliaia di medici e operatori della sanità - si legge nella petizione - stanno mettendo a rischio la loro salute e la loro vita combattendo in prima linea una dura battaglia contro il coronavirus alias Covid-19. Già purtroppo si segnalano i primi decessi. Si tratta di eroi dei nostri tempi e lo Stato dovrebbe dimostrare loro riconoscenza, vicinanza e sostegno''. Occorre "un segnale forte e concreto", propone. "Estendere a queste vittime del dovere e ai loro famigliari gli stessi benefici economici, previdenziali e fiscali che lo Stato da tempo prevede a favore delle vittime per fatti di terrorismo e di criminalità organizzata (legge 3 agosto 2004 n. 206 e successive modificazioni): assegno speciale, vitalizio, esenzione da ticket, riconoscimento della 'doppia annualità' della pensione di reversibilità o indiretta; riconoscimento degli altri benefici non economici come il collocamento obbligatorio con precedenza e preferenza a parità di titoli e la riserva di posti per l'assunzione ad ogni livello e qualifica'', conclude l'appello. Per aderire http://chng.it/2s8nnSWz.