Roma, 19 mar. (Labitalia) - Il Consiglio di amministrazione dell’Enpacl, già nella riunione del 6 marzo 2020, ha deliberato due interventi riguardanti l’emergenza sanitaria in corso. Il primo, a favore dei consulenti del lavoro aventi residenza, domicilio o sede operativa in uno dei Comuni della ex 'zona rossa’, per i quali è stata prevista la sospensione dei versamenti contributivi fino al 31 dicembre 2020. Il secondo, per tutti gli iscritti con età inferiore a 75 anni, per i quali l’Ente ha sottoscritto una copertura collettiva in caso di decesso, con decorrenza 1 aprile 2020 e senza oneri per gli interessati.Nella riunione tenutasi in videoconferenza ieri 18 marzo 2020, l'ente ha assunto ulteriori misure per consentire a tutti gli iscritti di fronteggiare la situazione determinatasi dall’ampliamento all’intero territorio nazionale della crisi epidemiologica. In base ai nuovi provvedimenti, i consulenti del lavoro possono concentrare il versamento della contribuzione 2020 negli ultimi quattro mesi dell’anno, con inizio a settembre invece della canonica scadenza di aprile.In analogia, sono sospese fino al mese di settembre tutte le rateazioni in corso, per riscatto, ricongiunzione e per contribuzioni pregresse. Inoltre, al fine di agevolare i professionisti nell’attuale fase di crisi di liquidità, l’Enpacl favorisce l’accesso al credito con finanziamenti di importo fino al 20% del volume d’affari dichiarato all’Ente nel 2019, nel limite di 50.000 euro, ad un tasso agevolato. Infine, ancora nell’ambito dell’emergenza sanitaria, ai consulenti per i quali fosse stato disposto dalle Autorità sanitarie un periodo di quarantena o isolamento, l’Ente riconosce – con procedura d’urgenza - una provvidenza di 3.000 euro. Tale sussidio è di 10.000 euro nel caso di ricovero in strutture ospedaliere. Il Consiglio di amministrazione continua a seguire con attenzione gli effetti dell’attuale situazione ed è pronto ad adottare con tempestività ogni ulteriore intervento.