
(Adnkronos) - In particolare, Cardella e Bertolino "entrarono presso la sala e si diressero verso la cassa dove, con un diversivo consistito nell’indugiare artatamente nella scelta della marca di sigarette da acquistare, distrassero l’impiegata addetta alla vendita dei tabacchi in modo da impedirle di notare l’ingresso dei complici e di azionare il dispositivo di allarme posizionato vicino la sua postazione, facilitandone così l’arrivo e l’azione", spiegano gli inquirenti. Donzelli, travisato dal casco e indossante una maschera raffigurante l’effigie di un leone, con in pugno una pistola minacciò l’impiegata e la costrinse ad aprire la cassaforte. Piano, anch’esso travisato con il casco integrale, rimase all’interno della sala, immobilizzando gli avventori e sorvegliando la porta d’ingresso ed i motocicli utilizzati per la fuga. Geraci, sebbene non concorse alla realizzazione della rapina, sostenne l’azione criminosa dei complici, in particolare quella del cognato Piano Francesco, denunciando falsamente il furto del proprio motoveicolo utilizzato invece dal cognato per la realizzazione della rapina. "E’ emerso inoltre che Donzelli, nel periodo in cui realizzò la rapina, fosse sottoposto per fatti pregressi alla Misura Alternativa della Detenzione Domiciliare".
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