
Milano, 28 apr. (Adnkronos) - Sulle zone rosse "sono assolutamente convinto che sarebbe opportuno" dare il potere di farle ai governatori delle regioni. Lo dice il presidente della Lombardia, Attilio Fontana, convinto che "ad Alzano Lombardo forse era già tardi". Tornando sull'argomento, "io - spiega - ero ben cosciente del fatto che non fossimo in condizioni di fare" la zona rossa, "la direttiva del ministro degli Interni dell'8 marzo ha chiarito che queste competenze spettano al potere centrale, e al Governo nella sua complessità, neanche al premier", dice a Mattino Cinque. Per questo sarebbe opportuno allargare i poteri: "Mi si deve mettere a disposizione l'utilizzo della forza pubblica se si devono chiudere 3, 4 , 10 comuni come è successo a Codogno e ci vuole una persona che coordina tutto. Per quello sarebbe opportuno un governatore". Nella bergamasca, "non voglio ergermi a difensore di nessuno, ma io credo che lì ormai il focolaio fosse già partito. Quando si è pensato di chiudere quella zona forse era ormai troppo tardi, ma questa è una valutazione mia. Sono convinto che in quella zona della Lombardia, il virus circolava già da più di un mese e fosse già diffuso in maniera capillare, questa è la mia convinzione. Tanto è vero che non è tanto un caso Lombardia, ma un caso Lodi, Cremona, Bergamo Brescia e Piacenza, dove c'è stata una diffusione anomala".
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