
(Adnkronos) - Dall’indagine emerge che oltre il 60% degli intervistati italiani ritiene che l’emergenza sanitaria avrà conseguenze negative sui propri piani per il futuro, seguiti a breve distanza dai giovani spagnoli. Meno preoccupati sembrano essere, invece, francesi e tedeschi (a percepire tale rischio sono rispettivamente il 46% e il 42%). In particolare, sono proprio i giovani italiani coloro che più di tutti gli altri coetanei europei hanno abbandonato, e non semplicemente posticipato, i propri progetti di vita, almeno nel breve termine. In particolare, per quanto riguarda l’intenzione di andare a convivere, sposarsi e avere figli, lo scarto arriva oltre i 20 punti percentuali con i giovani tedeschi, i più ottimisti nella possibilità di lasciare pressoché immutati, o solo posticipati, i propri piani.Tra chi, a inizio 2020, prendeva in considerazione la possibilità di concepire un figlio entro l’anno, ad aver messo da parte (momentaneamente ma a tempo indeterminato) tale intenzione è il 36,5% degli italiani, contro il 14,2% dei tedeschi (il 29,2% degli spagnoli, il 19,2% dei britannici e il 17,3% percento dei francesi). Tra gli under 35 italiani l’abbandono di tale scelta riguarda più della metà dei lavoratori autonomi e a progetto (52,3%), contro il 26,8% dei lavoratori in condizione più stabile (con reddito più continuo). Le donne vedono tendenzialmente più a rischio i propri progetti di vita rispetto agli uomini. In Italia il 67% delle donne contro il 55% degli uomini ritiene che i propri progetti di vita siano a rischio. Il divario di genere è minore negli altri Paesi europei considerati nell’indagine, e in particolare in Francia, dove il divario è quasi nullo (attorno al 45%).
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