(Adnkronos) - Ma nella bozza ci sono anche delle fattispecie di reato per il datore di lavoro, che costituiscono causa di rigetto della domanda di regolarizzazione. Tra queste, la condanna negli ultimi 5 anni di reati, anche con sentenza non definitiva, di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina "verso l’Italia e dell’immigrazione clandestina dall’Italia verso altri Stati" o per reati "diretti al reclutamento di persone da destinare alla prostituzione o allo sfruttamento della prostituzione o di minori da impiegare in attività illecite".Per la pratica di regolarizzazione è previsto un "contributo forfettario stabilito nella misura di 400 euro per ciascun lavoratore" ed è inoltre "previsto il pagamento di un contributo forfettario per le somme dovute dal datore di lavoro a titolo contributivo e fiscale, da quantificarsi con il medesimo decreto" che tuttavia, nella bozza in possesso dell'Adnkronos, non viene indicata, ma che andrà da un minimo a un massimo "in relazione alla durata del rapporto irregolare oggetto di emersione".