Roma, 6 ott. - (Adnkronos) - A livello europeo, gli impiegati svizzeri sono quelli che si lamentano meno di essere sotto pressione per via delle tempistiche di lavoro mentre i più stressati sono i britannici con oltre metà degli addetti 'tormentati' dalla necessità di combinare orari e incombenze. Quanto agli italiani, si pongono a metà strada, con un terzo dei dipendenti che vive la giornata lavorativa con un occhio (tormentato) all'orologio. E' la singolare classifica presentata da Eurostat, che in un sondaggio condotto a livello europeo, ha chiesto ai lavoratori di specificare la pressione esercitata dal tempo sul posto di lavoro.Il risultato è che complessivamente nell'Ue l'11 % dei lavoratori si sente 'sempre' stressata dalla difficoltà di concludere i propri compiti nei tempi previsti, il 25% si lamenta di esserlo 'molto spesso', mentre il 42% ha risposto di esserlo 'a volte' e un invidiabile 22% ha spiegato di non essere 'mai' sotto pressione.Ma l'analisi per paesi mostra la rilassatezza dei dipendenti svizzeri, con solo il 5% di lavoratori 'sempre' sotto stress e un 37% che invece non sa cosa sia questo problema (cui va aggiunto un altro 41% di lavoratori 'a volte' sotto pressione). Insomma, oltralpe solo un lavoratore su cinque vive il lavoro con angoscia legata all'orologio. Ma non va male neppure in Spagna, dove gli 'stressati' sono solo il 25% (contro il 34% degli italiani). Sul fronte opposto, il lavoro è un inferno per britannici e maltesi (rispettivamente 29 e 21% sempre angosciati dall'orologio e dal lavoro), con il Regno Unito unico paese europeo dove i dipendenti meno tesi non raggiungono la metà del totale.