Roma, 30 nov. (Adnkronos) - "Quanto successo a Grosjean è stato un miracolo, è rimasto più di 20 secondi in quella vettura in fiamme, qualcosa di impressionante, è stato bravo ad avere il sangue freddo per trovare la via di uscita. Gli addetti alla pista poi sono intervenuti tempestivamente nel giro di 25 secondi e, sicuramente, a salvarlo è stata anche l'Halo". Vitantonio Liuzzi commenta così all'Adnkronos il drammatico incidente di cui ieri è stato vittima, fortunatamente senza gravi conseguenze, il pilota della Haas poco dopo la partenza del Gp del Bahrain."L'Halo va sicuramente un po' a discapito dell'estetica ma si è giustamente valutato che la vita dei piloti è più importante. Un elogio va fatto alla Fia che negli ultimi anni ha lavorato tantissimo per garantire la sicurezza dei piloti -prosegue l'ex pilota italiano che in F1 ha corso con Red Bull, Toro Rosso, Force India e Hrt-, ci sono poi situazioni inaspettate e imprevedibili però quando si sale a bordo di vettura che vanno a 350 chilometri all'ora si sa di essere a rischio ma su una F1 moderna ti senti molto al sicuro"."Nella mia carriera sono stato abbastanza fortunato, tutti gli incidenti che ho avuto non sono mai stati così a rischio, una volta una vettura su cui correvo ha preso fuoco ma è stata una vampata, nulla di paragonabile con Grosjean, in F1 mi è capitato qualche brutto incidente a 300 all'ora ma la cellula mi ha protetto", conclude.