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Il giuslavorista Fusani: "In dl Ristori quater misure assistenziali per lavoratori spettacolo"

"Servono incentivazioni per le coproduzioni italo-straniere e soprattutto per la formazione"

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AdnKronos
Roma, 30 nov. (Labitalia) - "È chiaro che questi provvedimenti hanno solo una funzione assistenzialistica. Non si intravede ancora su quali linee si orienterà l’azione di governo per la ripresa e lo sviluppo del settore che porti a regime, anzi che porti ad un miglioramento del settore". Così ad Adnkronos/Labitalia Mario Fusani, giuslavorista e arbitro in materia di diritto del lavoro e sindacale, commenta le azioni previste dal Dl Ristori Quater per il lavoratori dello spettacolo. Fusani è negoziatore e coordinatore per i rinnovi di Ccnl nazionali, territoriali e aziendali di diverse categorie: tra queste il metalmeccanico, il commercio, Tlc, editoria, logistica ed entertainment."Il cinema italiano stava vivendo un momento di forte attrattività per il mercato straniero. È essenziale che questa spinta venga agevolata nella ripresa anche attraverso, ad esempio, meccanismi di incentivazione per le coproduzioni italo-straniere e soprattutto per la formazione. Su quest’ultimo aspetto, in particolare, solo i privati (vedi l’Accademy che Anica ha promosso insieme ad altri importanti player) stanno avendo iniziative in tal senso. Ma anche su questo fronte non si intravedono iniziative agevolative da parte governativa", aggiunge Fusani.Nonostante i rigidi protocolli di sicurezza adottati è indubitabile che molte attività del settore del cineaudiovisivo, abbiamo subito forti contrazioni. "Dunque il governo è dovuto intervenire con provvedimenti speciali, volti a garantire misure di sostegno ai lavoratori e alle attività coinvolte", ricorda Fusani."Il primo di questi interventi, noto come 'decreto Ristori', ha previsto -riassume Fusani- per il settore: contributi a fondo perduto per le attività colpite dallo stop (tra cui cinema); indennità di 1.000 euro per i lavoratori iscritti al Fondo pensioni lavoratori dello spettacolo, purché non titolari di pensione ed in possesso di specifici requisiti contributivi e reddituali"."Con il 'decreto Ristori bis' poi -aggiunge Fusani - è stato prevista la possibilità per i lavoratori dello spettacolo di accedere agli speciali ammortizzatori sociali previsti in caso di sospensione o riduzione dell’attività. Sono poi stati previsti specifici aiuti a seconda della sede dell’attività, essendo state le regioni divise in varie zone a seconda della gravità del contagio. Tali aiuti sono stati, in parte, implementati con il 'decreto Ristori ter'”. Ieri sera il Consiglio dei ministri ha approvato il nuovo 'decreto Ristori quater'. "Non ancora, però, noto nel suo testo definitivo -aggiunge l'avvocato- e, quindi, non entrato in vigore, anche se se ne prevede la pubblicazione nella giornata odierna. Tra le principali novità introdotte, si segnalano per quanto riguarda i lavoratori dello spettacolo: l’erogazione di una nuova indennità, una tantum, pari a 1.000 euro anche per i lavoratori dello spettacolo in possesso di determinati requisiti (in attesa del testo definitivo è verosimile ritenere, come da comunicato stampa ministeriale, che saranno gli stessi requisiti adottati anche in precedenza). Altri benefici sono previsti anche per le aziende del settore".

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