
Roma, 4 feb. (Adnkronos) - Ammesso che il governo guidato da Mario Draghi sia politico e non tecnico, il premier uscente Giuseppe Conte sarebbe comunque orientato a non entrare in squadra. Ma restare fuori, guida per il M5S e per la coalizione che dovrà sfidare il centrodestra, Pd-Leu-M5S. Tenendo fede, dunque, a quanto anticipato ieri a diversi ministri grillini uscenti. Per lui, racconta chi lo ha sentito nelle ultime ore, potrebbe esserci un ruolo di 'garante' di un eventuale esecutivo Draghi, sulla scia di quanto fatto dal segretario dem Nicola Zingaretti nel Conte due. Intanto decisivo, per ricompattare un Movimento profondamente diviso, potrebbe essere l'endorsment di Conte a un governo guidato dall'ex numero 1 della Bce: "In queste ore qualcuno mi descrive come un ostacolo alla formazione del nuovo governo, evidentemente non mi conosce o è in malafede: i sabotatori vanno cercati altrove. Ho sempre lavorato e lavorerò per il bene del paese e perché si possa formare un nuovo governo per risolvere le urgenze sul piano sanitario, economico e sociale", le parole di Conte, che tuttavia auspica la nascita di un governo politico e non tecnico.
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