Roma, 4 feb. (Adnkronos) - Si è messo al telefono ieri sera e ha proseguito fino a questa mattina. Chiamando parlamentari, ministri uscenti ma anche sindaci: si vocifera che tra i contatti siano finite anche Virginia Raggi e Chiara Appendino, nonché volti storici del Movimento come Max Bugani. Beppe Grillo sposa la stessa linea adottata nel 2019, quando portò il M5S al sodalizio con il Pd. Dopo aver detto, martedì scorso, agli ormai ex ministri che lo avevano sentito, 'mai con Draghi, avanti con Conte', ieri ha capito che il Movimento era in un vicolo cieco, assistendo, da lontano, a un'assemblea congiunta trasformata in uno sfogatoio. E così il garante ha deciso di cambiare gioco, anche per "rispetto del Colle".Ha chiamato tutti, definendo "una grande opportunità" -riportano diverse voci del Movimento- quella di tornare al governo, anche se a guidarlo non ci sarà più Giuseppe Conte ma l'ex numero uno della Bce. Ma la condizione sine qua non è che quello di Draghi sia un esecutivo politico, con il M5S che ne indossa qualche maglia. Da qui le chiamate a Giuseppe Conte, ragionando con lui su quel ruolo di 'federatore' della coalizione che dovrà guidare la sfida al centrodestra alla prossima tornata elettorale. Da qui, il 'predellino' del premier uscente, con tanto di tavolino di cristallo in piazza Colonna.