Roma, 12 apr. (Adnkronos) - Insider trading: dopo la decisione della Corte di Giustizia dell'Unione Europea, torna la questione del diritto al silenzio nei confronti della Consob. Sarà all'esame della Corte Costituzionale nell’udienza pubblica di domani e nella camera di consiglio di mercoledì prossimo. La Corte Ue, riunita in Grande Sezione, lo scorso 2 febbraio aveva riconosciuto l’esistenza, in capo alle persone fisiche, di un diritto al silenzio, tutelato dagli articoli 47, comma 2, e 48 della Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea (Cdfue), nell’ambito dei procedimenti innanzi alla Consob per gli illeciti amministrativi di abuso di mercato.La questione di legittimità costituzionale che sarà dibattuta in Consulta deve le proprie origini ad una iniziale ordinanza della Corte di cassazione (Cass. civ., Sez. II, Ord. n. 3831/2018), relativa ad un procedimento amministrativo per l’illecito di abuso di informazioni privilegiate, in cui una persona fisica era stata sottoposta a una sanzione pecuniaria, di importo ragguardevole, per non avere risposto alle domande della Consob su operazioni finanziarie sospette da essa compiute. L’interessato aveva impugnato la sanzione, sostenendo di aver esercitato il diritto costituzionale di non rispondere a domande da cui sarebbe potuta emergere la propria responsabilità (“nemo tenetur edere contra se”, discendente dagli articoli 24 Cost. e 6 Cedu).