(Adnkronos) - “Lanzalone compare nel gennaio 2017 come punto di riferimento per la soluzione del problema dello stadio della Roma, prima di lui lo era stato il magistrato Ferdinando Imposimato: un cambio improvviso, lo definerei un cambio di direzione a 180 gradi Il mio incarico riguardava pianificare il riavvio di una città in ginocchio, bloccata, questo era il mio sogno - ha spiegato Berdini - che non riguardava solo il capitolo stadio”.“Quando conobbi Lanzalone in una riunione chiesi al sindaco Raggi che ruolo avrebbe avuto, se c’era incarico formale e lei mi disse che avrebbe provveduto ma per quello che ne so io non e’ stato mai formalizzato. Io non frequentavo molto il Campidoglio perche’ i miei uffici erano all’Eur ma alle riunioni sullo stadio era presente l’avvocato Lanzalone. Mi sono sentito sostituito da lui. Alle riunioni partecipavano anche gli onorevoli Alfonso Bonafede e Riccardo Fraccaro, in buona sostanza ci fu un commissariamento della Giunta Raggi dopo la vicenda Marra. C’era la possibilita giuridica e amministrativa del diniego dell’interesse pubblico ma poi cambia tutto, non lo dimentichero’, la volonta’ di revocare l’interesse pubblico non c’era piu’. Il 14 febbraio per lo stadio rassegno le dimissioni”.