Covid: ristorazione collettiva, con smart working si prevede -10% permanente

economia
AdnKronos
Roma, 5 mag. - (Adnkronos) - La chiusura delle scuole e lo smart working diffuso per far fronte all’emergenza sanitaria da Covid 19, hanno segnato un 2020 nero per il settore della ristorazione collettiva. Il 2021 è già in ripresa ma la volontà dichiarata di molte aziende di continuare con lo smart working, seppure in formula alternata, fa prevedere una contrazione del 10% permanente nel settore della ristorazione aziendale. A tracciare il quadro dello stato di salute del settore è Rosario Ambrosino, amministratore delegato di Elior, multinazionale francese da 95 milioni di pasti l’anno. Nel 2020, spiega Ambrosino, “l’impatto della pandemia a livello di settore è stato notevole. I dati Oricon parlano di una riduzione del fatturato medio di circa il 40% con delle punte ovviamente più forti nei settori delle scuole, e nell’aziendale. Nel 2021 stiamo vedendo una ripresa grazie al fatto che le scuole sono state aperte per più tempo ma continua ad esserci il fenomeno dello smart working che porta giù il numero medio di clienti che serviamo in ambito aziendale”. Una contrazione, quella nel settore aziendale, che, spiega l’ad di Elior, “si prevede rimarrà nel medio lungo dovuta al fatto, che secondo alcuni sondaggi, diverse aziende opteranno per una soluzione mista di smart working. Il settore dunque prevede che si possa arrivare ad una contrazione nella ristorazione aziendale di circa il 10% nel medio lungo periodo, permanente rispetto al pre covid”. A livello aziendale, “stiamo lavorando per ampliare il mercato che possiamo servire. Grazie alla capacità di produzione di piatti in atmosfera modificata ci stiamo spingendo a servire nuovi clienti, i cui volumi di pasti non rendevano sostenibili fino ad oggi gli investimenti per l’installazione di una cucina in loco. Contiamo così di recuperare i volumi nel tempo”.

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