
(Adnkronos) - "È stata un'impresa oserei dire ciclopica, ricollocare tutte queste opere - ha detto Cecilie Hollberg, direttore della Galleria dell’Accademia - I lavori che sistematicamente abbiamo iniziato per risolvere i numerosi problemi conservativi dell’edificio, ci hanno messo di fronte a una grande sfida: ripensare l'assetto espositivo del museo, nel rispetto delle sue collezioni. Sono molto felice del risultato, che ritengo molto accattivante, e di poterlo condividere con il nostro pubblico".Questo allestimento - immortalato dalle splendide foto donate alla Galleria da Massimo Sestini - è finalizzato al periodo di durata dei diversi cantieri che interessano sia la Gipsoteca che la Sala del Colosso come le sale Bizantine e il primo piano. Da giugno in poi ci saranno aperture e cambiamenti continui, insomma un museo da riscoprire. Mentre a luglio termineranno i grandi lavori sull’impiantistica che coinvolgono tutto il museo e ci sarà finalmente un nuovo impianto di climatizzazione funzionante in ogni sala.La Gipsoteca, che ricrea idealmente lo studio di Lorenzo Bartolini, uno dei più importanti scultori italiani a cavallo fra il Sette e l'Ottocento, ospitava circa 450 opere tra busti ritratto, bassorilievi, sculture di varie dimensioni, tutte opere plasmate dall’artista, insieme ad alcuni esempi del suo allievo Luigi Pampaloni. Tutti questi busti e alcune delle sculture che raffigurano personaggi, nobildonne e nobili, intellettuali e musicisti dell’epoca, nonché ninfe e figure mitologiche, abitualmente poco visibili perché posti su alte mensole, si trovano ora a ripopolare in maniera corale il nuovo percorso. Raggruppati per aree tematiche, consentono in questa visione ad altezza uomo, di avere uno spaccato della moda dell’epoca, dalle acconciature agli abbigliamenti.
Leggi anche