
Roma, 5 mag. (Adnkronos) - "L'acquisto di sanificatori per le scuole dovrebbe essere gestito come per i banchi dal Commissario Straordinario Figliuolo. I fondi allocati per la sicurezza, 150 mln del Decreto Sostegni, non sono sufficienti; la scelta dei dispositivi ed il loro acquisto sono un aggravio sull'attività amministrativa e negoziale della scuola. Senza contare il fatto che una gestione centralizzata garantirebbe un prezzo più competitivo". Ad intervenire sul capitolo acquisto sanificatori dell'aria per le scuole, ancora quasi fermo sul territorio nazionale, è il rettore del Convitto Nazionale Vittorio Emanuele II di Roma, Paolo Reale, che guardando al prossimo settembre all'Adnkronos afferma: "I sanificatori ridurrebbero i problemi che anche il prossimo anno avremo con il distanziamento e scongiurerebbero il rischio di dover utilizzare ancora la dad. Con un bando in estate, Arcuri ha consegnato l'anno scorso i banchi alle scuole tra novembre e dicembre; Siamo a maggio, facendo un'ottima campagna acquisti il commissario Figliuolo ce la potrebbe fare". Conti alla mano? "Io ho 80 classi. Destinabili all'intero capitolo sicurezza ho circa 300 euro per classe. Mi pare ovvio che queste risorse non possono bastare per acquistare sanificatori per tutte. Né si può chiedere ad un preside di discriminare una classe rispetto ad un'altra dotandola o meno di sanificatore", esclama. E le altre scuole? "Hanno una media di 60 classi. Certo - rileva - gli istituti scolastici possono anche mettere del loro, come avanzi di bilancio o chiedere altri contributi. Ma poco cambia". Dal punto di vista finanziario "più sanificatori si acquistano, più si riesce a smarcare un prezzo competitivo, il che è parsimonia nei confronti del denaro pubblico. Ed io chiedo: Ci rendiamo conto di quanti dispositivi di sanificazione ambientale occorrono per le 8mila scuole italiane?".
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