
Roma, 31 mag. - (Adnkronos) - "La pandemia ha avuto in tutto il mondo un costo altissimo in termini di vite umane. Il suo contenimento ha richiesto restrizioni alle libertà individuali e ha condizionato in modo profondo la vita di tutti. Per molti ha determinato la perdita dell’occupazione; ha modificato i rapporti interpersonali, le modalità di studio, di produzione e lavoro, di impiego del tempo libero". Lo sottolinea il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco in apertura delle Considerazioni finali sul 2020, ricordando che "sul piano economico la recessione che ne è conseguita è la più grave dalla fine del secondo conflitto mondiale" con un calo del Pil globale nel 2020 pari al 3,3 per cento, anche se "con effetti eterogenei tra aree geografiche, settori produttivi, imprese e famiglie". "Ancora più ampia, quasi del 9 per cento, è stata la caduta del commercio internazionale, caratterizzata da una temporanea interruzione delle filiere produttive, cui si è associato un forte calo dei flussi turistici" ricorda Visco che evidenzia come "la perdita di occupazione ha colpito in misura più marcata i giovani, le donne, i lavoratori precari".
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