
(Adnkronos) - Nel verbale si fa riferimento al tentativo di cancellare documenti e messaggi Whatsapp: "Lì c'è stato l'innesco di una figura che tecnicamente si chiama agente provocatore, altrimenti non mi sarei mai mosso -afferma Uggetti-. Non è stata una iniziativa mia, quella. E' stata una iniziativa mia a seguito dell'agente provocatore. E comunque io non ho mai ammesso di aver confessato, perché non ho mai confessato. Ho sempre voluto, quello sì, collaborare con la giustizia". Quando "ho detto 'gli sbagli che ho fatto sono stati fatti per il bene della mia città', io ero sotto shock perché ero stato arrestato. Non avevo neanche ben capito perché ero stato arrestato; è una frase assolutamente" come a dire, "se ho fatto degli sbagli, li ho fatti sicuramente in buona fede". E, ribadisce, "un conto sono gli 'sbagli', un conto sono i 'reati'. Sono due cose ben diverse. Io -conclude- di sbagli purtroppo ne faccio tanti e cerco sempre di migliorarmi; penso invece che quelli che insistono sono dei poveretti che hanno bisogno dello psicologo. Io sono sereno".
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