
(Adnkronos) - "Garantismo sempre e verso tutti, senza distinzione alcuna, quale principio di civiltà irrinunciabile. Vale anche -scrive Fitto- nel caso molto delicato e complesso, per molteplici e ben note ragioni, della sentenza di primo grado nel procedimento 'Ambiente svenduto'. Una sequela di condanne durissime che colpiscono i vertici dii un’azienda tra le più rilevanti del Paese. Vicenda ancor più grave, quando il giudizio condanna, come nel caso di Nichi Vendola, un vertice istituzionale che ha rappresentato i cittadini di una regione, nessuno escluso, che ne restano moralmente segnati". "Auguro a Vendola di poter dimostrare, nei successivi gradi di giudizio, la sua totale estraneità a quanto gli viene contestato. Non solo per la sua personale onorabilità ma soprattutto per quella dell’istituzione che ha rappresentato. Quindi, da parte mia, nessun attacco, nessun insulto, nessuna esultanza: sentimenti che, invece, ho spesso ritrovato sul volto e nelle parole dei miei avversari in analoghe circostanze". "Abbiamo vissuto tempi nei quali persino 'l’auspicio' per così dire, di un avviso di garanzia o la 'profezia' di un tintinnar di manette serviva a innescare la barbarie del linciaggio mediatico, della calunnia e dell’utilizzo politico delle vicende giudiziarie. Tempi torbidi e oscuri dei quali ho fatto anche io aspra e dolorosa esperienza per lunghi anni e che non auguro a nessuno , compreso Vendola che, di quei tempi, fu protagonista".
Leggi anche