Roma, 11 giu. (Adnkronos) - "Due testi base, di riforma costituzionale ed ordinaria", per cambiare l'architettura dei poteri per Roma e renderla una Capitale al pari di quelle degli altri stati europei "saranno prodotti tra martedì e mercoledì della prossima settimana" dalla Commissione ministeriale istituita dalla ministra per gli Affari regionali, Maria Stella Gelmini e poi presentati alla Commissione parlamentare incaricata di studiare i possibili modelli giuridici per attribuire a Roma poteri legislativi o comunque rafforzarne i poteri nell'ambito dell'articolo 114 della Costituzione. Lo ha riferito all'Adnkronos il costituzionalista Francesco Saverio Marini, presidente della Commissione ministeriale. "Proveremo a condividere un nostro testo base con la commissione parlamentare con cui sono già iniziate le interlocuzioni e si intende collaborare istituzionalmente. Mi sembra - constata Marini - che ci sia un buon clima bipartisan e che sulle tematiche ci sia di fondo una tendente condivisione tra le forze politiche. Se si considera la tendenziale convergenza delle proposte parlamentari depositate e ciò che è emerso nel dibattito parlamentare, credo ci possano essere le condizioni politiche per arrivare a una soluzione favorevole quanto meno a livello di legislazione ordinaria, ma io mi auguro anche di legislazione costituzionale".Questa la tabella di marcia: "primo obiettivo arrivare ad approvare nella commissione ministeriale documenti di sintesi e propositivi prima che la commissione parlamentare termini i propri lavori, presumibilmente fra un paio di settimane. Vorremmo produrre un testo che tenga conto ovviamente di quanto è stato fatto finora in Parlamento e dare anche un contributo ulteriore, che tenga conto delle istanze degli enti territoriali interessati". Marini riferisce di avere avuto un’ interlocuzione con il presidente dell'Assemblea capitolina per verificare "le intenzioni rispetto all'eventuale attivazione del procedimento dell'articolo 132, che trasformerebbe Roma in Regione, o ad un eventuale intervento attraverso l'attribuzione di nuovi poteri con il 138. Il Presidente ha riferito di avere investito l'Assemblea della questione e che l’Assemblea in piú occasioni aveva già sollecitato nel 2019 il Parlamento ed il Governo ad una riforma dei poteri della Capitale".