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Covid: Intrum, 'le aziende siciliane più ottimiste su ritardi o mancati pagamenti'

economia
AdnKronos
Palermo, 10 ago. (Adnkronos) - Imprenditori e manager di imprese siciliane sembrano meno preoccupati che nel resto d’Italia per le conseguenze economiche del Covid. Dall’European Payment Report (Epr) realizzata da Intrum, il principale operatore europeo nei credit services che ha intervistato più di 11.000 imprese di 29 paesi europei emerge che in Sicilia più che altrove (36% nell’Isola contro il 25% di media nazionale) gli interpellati prevedono che nei prossimi 12 mesi il rischio di ritardi/mancati pagamenti da parte dei debitori rimangano stabili ed è più bassa la quota di “numeri uno” d’azienda siciliani che vede una crescita del rischio. "Per limitare tuttavia i danni causati dal problema dei ritardi nei pagamenti in periodo di crisi, in Sicilia più che altrove le aziende accettano tempi di pagamento più lunghi da parte dei propri fornitori con l’aggiunta di un supplemento - si legge in una nota - La recessione intimorisce le aziende siciliane che – dichiara il 31% degli intervistati da Intrum contro una media italiana del 21% - avranno più cautela nelle operazioni di indebitamento. Da un’analisi complessiva dei tempi di pagamento emerge che rispetto a una media nazionale del 25%, il 34% dei clienti corporate in Sicilia paga tra 51 e 75 giorni mentre il 53% dei clienti consumer tra 21 e 30 giorni (media nazionale ferma a 42%). Per i pagamenti dalla Pubblica Amministrazione, il 37% delle imprese siciliane attende tra 31 e 50 giorni mentre la media italiana si ferma al 31%".L’Epr di Intrum ha cercato di indagare anche in quanto tempo manager e imprenditori siciliani stimano che la regione possa diventare “cashless”, ossia quando farà ricorso esclusivamente alla moneta elettronica: per il 56% di loro ci vorranno circa 10 anni, mentre per il 20% non ci si arriverà mai. In Italia, oltre 6 aziende su 10 (il 63% delle realtà intervistate) stimano oggi un rischio crescente (e sono maggiormente preoccupate) rispetto alla possibilità di ricevere i pagamenti nei tempi pattuiti. L’European Payment Report (EPR) di Intrum, il principale operatore europeo nei credit services, evidenzia un netto incremento rispetto alla situazione pre-pandemica quando, nel 2019, solo il 25% delle aziende italiane intervistate si riteneva “preoccupata più del solito” per il rispetto dei tempi di pagamento da parte dei committenti. A livello europeo, un terzo dei 11.000 manager e imprenditori (C level e business owners di aziende) ascoltati da Intrum in 29 Paesi, hanno affermato che i ritardi nei pagamenti impediscono la crescita e ben il 70% pensa che pagamenti più rapidi da parte dei propri debitori consentirebbero alle aziende di investire in sostenibilità e innovazione digitale.

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