Roma, 9 set. (Adnkronos) - “Una cosa sulla quale m’impegnerei in caso di elezione è la costruzione oltre allo stadio per la Roma e quello della Lazio, di un terzo stadio con le caratteristiche necessarie per la musica. Non sono sufficienti le strutture che abbiamo già. Dobbiamo essere una città accogliente e preparata ad ospitare grandi eventi”. Così Miriam Mirolla, docente di Psicologia dell’Arte all’Accademia delle Belle Arti di Roma e candidata nella lista civica per Virginia Raggi, ai microfoni del programma radiofonico 'Gli Inascoltabili', in onda su New Sound Level.A chi le fa notare come venga considerata l'anti-Sgarbi, "Vittorio è anche un amico - risponde - ci conosciamo da tantissimi anni, siamo entrambi critici d’arte ma lui è un amabile passatista esperto di arte antica, io invece sono rivolta alle teorie presenti e al futuro quindi una post futurista anzi per essere più precisa sono un’eventualista, che è una teoria estetica contemporanea prodotta proprio da Roma. Se sarò assessore alla Cultura? Io mi sto candidando per una forma di dedizione civica sarà la Sindaca sua a scegliere l’assessore alla crescita culturale della città. Roma è una città antica e spesso è definita come la città della bellezza eterna, ma la bellezza eterna è morta. Dobbiamo tornare ad una vitalità, a vedere una città che si muove che cambia che trasforma se stessa costantemente, e forse la differenza tra me e Sgarbi e proprio questa lui che guarda al passato mentre io lavoro sul futuro sui nuovi valori che si stanno affacciando adesso e che non sono ancora percepiti come positivi. L’arte è fondamentale per recuperare la connessione fra le persone soprattutto quella contemporanea portatrice di valori sacri della cultura occidentale: la libertà, la democrazia, la parità tra i generi, l’identità e la capacità di diventare persone migliori”.