
Roma, 9 set. (Adnkronos) - “Cosa ne penso dell’accusa mossa alla Raggi di essere un po’ tiepida sulla vaccinazione tanto da essere chiamata Ni Vax? Io credo che la sua posizione sia dubitativa fino ad un certo punto, nel senso che da delle indicazioni molto chiare, ma poi bisogna rispettare la singolarità dei cittadini che si trovano di fronte a situazioni mediche personali di cui bisogna tenere conto. Non si può generalizzare credo che la Sindaca abbia avuto questa sensibilità che immagino sia stata apprezzata dai cittadini perché il confine tra libertà e non libertà è delicato e non è detto che lo Stato sia pronto per legiferare in tal senso, proprio perché la sperimentazione è ancora in corso e non ci sono garanzie totali”. Così Miriam Mirolla, docente di Psicologia dell’Arte all’Accademia delle Belle Arti di Roma e candidata nella lista civica per Virginia Raggi, ai microfoni del programma radiofonico 'Gli Inascoltabili', in onda su New Sound Level."Il vaccino è una cosa delicata - ha osservato - a cui nessuno era preparato, bisogna pensarci bene e prepararsi. Amando l’arte, la scienza e il metodo sperimentale mi sono affidata con fiducia ma l’ho fatto con grande attenzione e valutando tutta la documentazione. Ma bisogna rispettare la difficoltà che tanti cittadini hanno perché comunque i casi sono tanti". Mirolla si è soffermata anche sul rapporto tra la prima cittadine e le periferie. “Si è deciso di aprire la campagna elettorale a San Basilio - ha sostenuto - perché c’è un’alleanza molto forte tra la Sindaca e le periferie. La Raggi è finita sotto scorta per questo motivo, a nessun Sindaco era mai successo. La periferia deve diventare un luogo di aggregazione soprattutto giovanile e per farlo dobbiamo creare anche una nuova illuminazione creativa in luoghi che non sono secondari al centro storico”.
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