Fiere: a Bologna IV congresso malattie unghie e capelli, impatto forte su vita e lavoro

il 50% degli italiani ha una malattia dei capelli, acuta o cronica, risolvibile o no

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AdnKronos
Bologna, 9 set. (Labitalia) - Il mondo scientifico che si dedica alla cura di unghie e capelli si riunisce il 10 e 11 settembre presso il polo fieristico di Bologna. È la quarta edizione del Congresso sulle novità diagnostico-terapeutiche delle malattie che colpiscono queste parti del nostro corpo. Psoriasi, alopecia, allergie, onicomicosi sono solo alcune delle molte patologie sulle quali verterà l’appuntamento, disturbi che troppo spesso vengono dall’opinione pubblica percepiti come afferenti solo all’estetica. “Le malattie dei capelli sono tutt’altro che un problema puramente estetico, hanno un impatto molto forte sulla qualità della vita e riguardano un numero molto elevato di persone - commenta Bianca Maria Piraccini, professore associato presso il Dipartimento Medicina Specialistica, Diagnostica e Sperimentale (Dimes) dell’Università Università di Bologna e responsabile scientifico del congresso -. Per fare un esempio concreto - continua la docente - basta citare un dato: nei bambini con alopecia areata si registra un 20% in più di assenza da scuola. E la stessa percentuale riguarda gli adulti e il lavoro. Con i contraccolpi sociali che un dato simile comporta. Bisogna dunque dare dignità a queste malattie, per rendere le cure più accessibili a tutti e migliorare così la vita dei pazienti”.Imponenti i numeri citati da Piraccini: il 50% degli italiani ha una malattia dei capelli, acuta o cronica, risolvibile o no; il 20-30% dei pazienti che ha contratto il Covid riscontra problemi di caduta dei capelli a distanza di tre o quattro mesi dall’infezione, anche se asintomatica; il 2% di italiani (adulti e bambini) soffre di alopecia areata; fino al 40% di persone con alopecia areata soffrono di ansia e depressione; al 30% delle persone sottoposte a chemioterapia non ricrescono completamente i capelli dopo un anno e il 6% di donne giovani con carcinoma alla mammella vorrebbe rifiutare la chemioterapia per non perdere capelli; la calvizie maschile colpisce il 50% dei cinquantenni, il 60% dei sessantenni, il 70% dei settantenni, il 15% degli adolescenti.L’appuntamento, che avrà un indirizzo prettamente pratico, sarà occasione per il confronto tra esperti e la crescita formativa dei partecipanti. Un’attenzione particolare sarà dedicata alle ultime innovazioni in termini di ricerca e soluzioni. “Per esempio, sempre a proposito dell’alopecia - illustra la responsabile scientifica del congresso -, verranno illustrate le più recenti ed efficaci soluzioni, come nuovi farmaci ad uso topico di utilizzo estremamente facile e fruibile, la sperimentazione dei farmaci biologici, le nuove frontiere dell’autotrapianto di capelli e le tecniche di copertura di piccole zone prive di capelli del cuoio capelluto, con l’utilizzo di apposite protesi tricologiche parziali. Sempre con l’obiettivo di offrire il massimo sostegno a chi soffre di queste malattie”.

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